RIVISTA N.10
SI POSSONO COLMARE LE CARENZE COL SINTETICO?
Affermano, salvo per il latte, che tutti i loro prodotti sono utilizzabili dall’organismo animale.
Ma la domanda che amerei porre è la seguente:
Hanno avuto più successo sintetizzando dei fattori individuali alimentari che sintetizzando la pappa reale? Si sa che per la pappa reale fu un insuccesso totale, malgrado tutte le loro analisi chimiche.
Sappiamo che nessun numero di analisi ininterrotte di sintesi è riuscito a produrre una mela o un foglio di lattuga.
Sappiamo che anche il latte sintetico è fallito come alimento.
Attualmente, ammettono il loro insuccesso a sintetizzare la pappa reale. Ora, la maggior parte riconoscono che le loro vitamine sintetiche non valgono l’articolo originale.
Sebbene insistano che queste vitamine sintetiche siano identiche alle vitamine naturali, esse non le hanno potute sostituire.
E poi anche le vitamine naturali che sono trattate coi prodotti chimici finemente polverizzati, dei solventi e distillate ad alte temperature, sono rese praticamente senza valore.
LA VITAMINA C
Si sottolinea spesso che la vitamina C sintetica è efficace solamente se l’esperidina, la rutina o altre sostanze l’accompagnano. Ora, queste sostanze accompagnano sempre naturalmente le vitamine C naturali, ma non le vitamine sintetiche o cristalline.
Queste non sono che alcune differenze e possono esisterne altre.
Ciò che i chimici qualificano di biochimica è ancora troppo sottile per i loro metodi e le loro sintesi rudimentali.
Siamo sicuri che le vitamine naturali esistono negli alimenti in forma cristallina?
E perché non di colloidi? Se è così, quando sono ridotti dallo stato di cristalloidi a quello di colloidi, non diventano inutili?
Se gettassimo uno sguardo sui prodotti organici della natura e li paragonassimo agli elementi chimici rudimentali, avremo un indizio sulla natura degli alimenti, ivi compresi questi accessori chiamati vitamine, poiché il mondo scientifico " rifiuta di ammettere che sono degli enzimi.
IL FOSFORO
C’è del fosforo nelle ossa, nei denti, nei nervi e in altri tessuti del corpo umano.
Dall’altro lato, le mele e le fragole, per esempio, contengono del fosforo. Noi mangiamo questi alimenti e utilizziamo il fosforo.
Ora tutti sanno che il fosforo è un veleno violento e non un alimento. Difatti, abbiamo proibito la fabbricazione dei fiammiferi al fosforo a causa del pericolo incorso con l’avvelenamento da fosforo.
IL CALCIO, L’AZOTO, LO ZUCCHERO...
Si sa generalmente che le ossa degli esseri umani contengono molto calcio e che ve n’è nella maggior parte degli alimenti.
Mangiamo gli alimenti ed utilizziamo questo calcio.
Ma il calcio non è un alimento, è piuttosto un veleno.
C’è dell’azoto nelle noci così come in ogni tessuto del corpo umano. Noi mangiamo le noci, gli avocado e anche la carne e le uova, e utilizziamo questo azoto per costruire i nostri tessuti.
Ma l’azoto non è un alimento.
Lo zucchero e i farinacei sono soprattutto del carbonio. Mangiamo ed utilizziamo il carbonio. Ora, il carbonio non è un alimento. I diamanti sono del carbonio puro, come la grafite, ma nessuna di queste sostanze può essere utilizzata come un alimento.
Non possiamo utilizzare semplicemente il carbonio tale e quale, né l’azoto tale e quale, né il calcio tale e quale, né il fosforo tale e quale, né il fluoro tale e quale.
Utilizziamo questi elementi, non come elementi puri, ma in combinazione con certi composti.
Non possiamo utilizzare l’azoto o il carbonio nelle combinazioni proposte.
Il fosforo può trovarsi in parecchi composti, ma non saranno utilizzabili.
Difatti, il professore Sherman dell’università di Colombia dice nel Giornale of Franklin Institute, Gennaio 51, pagina 95:
Il chimico potrebbe analizzare la maggior parte degli alimenti con una precisione che si avvicina al 100%, come può analizzare la maggior parte delle altre cose naturali, ma non può mantenere una nutrizione normale fornendo i composti alimentari che la sua analisi ha rivelato.
I COMPOSTI ORGANICI E QUELLI INORGANICI
Si tratta dei composti biologici e dei composti chimici.
C’è una differenza significativa tra questi due composti e la loro relazione con la nutrizione non è ben compresa.
Così per esempio, il loro spettro alla luce rivela una differenza.
Ma persistiamo a ignorare questi fatti e noi cerchiamo di nutrirci con le sostanze che la natura rigetta malgrado parecchi anni di esperienza.
Il commercio è la sola spiegazione per questa persistenza stupida.
IL FRUTTO ESOTICO " ACEROLA "
L’albero dell’acerola anche chiamato " l’albero della salute " cresce allo stato selvaggio in Porto Rico, in America, la più piccola delle Grandi Antille, a est di Haiti.
Il suo frutto è delizioso, ed è apprezzato dagli indigeni nell’isola dove corre voce che se avete questo albero nel vostro cortile non avrete mai un raffreddore.
Qualche anno fa un’analisi di questo frutto aveva rivelato che era il frutto più ricco al mondo in vitamina C. Si dice anche che contenesse 80 volte più vitamina C dell’arancia. Si afferma tuttavia, attualmente che certe varietà di un altro frutto esotico " la rosa canina, frutto della rosa di macchia (N. d. T.: detta anche rosa canina?) ne contiene ancora di più.
Ecco alcune cifre che sono state pubblicate e che mostrano la ricchezza di questi tre alimenti in vitamina C:
- 100 g di succo di arancia contengono 60 mg di vit. C.
1) 100 g di " il rosa hip " contengono di 500 a 6000 mg di vit. C.
Ne segue dunque che " la rosa canina, frutto della rosa di macchia, " è più ricco da dieci a 100 volte dell’acerola in ciò che riguarda questa vitamina.
La " rosa canina, frutto della rosa di macchia" è un altro frutto esotico che appare dopo il fiore scolorito. E’ piccolo, rosso e dolce. Non c’è di dubbio che parecchi dei miei lettori l’hanno mangiato, come io stesso.
Ora, non ho trovato mai che questi frutti esotici mi procurassero un beneficio particolare, ma li mangiavo perché il loro gusto mi piaceva. Prima non sapevo niente del loro contenuto in vitamina C, ed è forse la ragione per la quale non hanno migliorato molto la mia salute!
Difatti, il tenore in vitamina produce il migliore effetto sulla salute quando si ha una viva immaginazione.
Se paragoniamo il tenore in vitamina C di questi due frutti esotici coi frutti più correnti, avremo un’idea più precisa:
2) un’arancia media contiene 50 mg di vitamina C
3) un peperone verde medio contiene 125 mg "
4) due pimenti medi contengono 200 mg di vitamina C.
E si può trovare la vitamina C in 100 g dei seguenti alimenti:
- broccolo 90 mg
- melone 50 mg
5) pompelmo 70 mg
6) guaiava 125 ng
7) un mezzo bicchiere di germogli di rapa 130 mg
8) tre quarti di bicchiere di cavolo ne contiene 96 mg.
Si vede così come le nostre verdure ed i nostri frutti ordinari contengono tutti la vitamina C purché li mangiamo prima che essa sia distrutta dalla cottura e dall’industria alimentare.
E siccome possiamo utilizzare solamente una certa quantità di vitamina C, non guadagneremo niente a prenderne molta.
Non voglio dire con ciò che non bisogna mangiare dei frutti esotici, se ci piacciono e se sono disponibili nel mercato. Ma non si guadagna niente a pagare il prezzo forte per acquistare il succo di questi frutti, succo venduto in bottiglie da quelli che sfruttano l’idea dell’alimento sano.
L’ABUSO DEGLI ALIMENTI
L’idea corrente vuole che dovremmo prendere un eccesso di tutto per essere sicuri di non mancarne. Così per essere sicuri di non mancare di vitamina C, prendiamo parecchie volte il " minimo richiesto ".
Ora, se uno dei miei lettori si accorgesse di prendere di ogni vitamina, di ogni minerale di ogni proteina, grasso, idrato di carbonio e di ogni fattore alimentare nelle quantità consigliate, si renderà velocemente conto che è diventato il campione degli ingordi.
Si è gettata così la vecchia regola della moderazione e vi si invita ad abusare di tutto per assicurarvi di avere tutti i fattori alimentari.
Se siete un lettore della letteratura di cui i venditori ambulanti ed i fabbricanti " di alimenti di salute " inondano il paese, vi renderete conto che questa richiesta insistente di mangiare troppo proviene direttamente da quelli che si aspettano di raccoglierne dei profitti sostanziosi con la vostra ingordigia.
L’industria dell’allevamento ci spinge a " mangiare più carne ", quella del pollame c’incita a mangiare più uova, quella del latte ci incoraggia a " berne " un litro ogni giorno, i fabbricanti del lievito di birra vogliono che mangiavamo due cakes di lieviti ogni giorno, i fabbricanti di vitamine e di concentrati di minerali ci spingono a prendere un eccesso dei loro prodotti.
Mangiate più spinaci , era una volta lo slogan, mentre le compagnie di creme ghiacciate ci invitano ad abusarne.
Quelli che vendevano uva secca avevano come motto pubblicitario questa frase: avete preso la vostra dose di ferro oggi? - Tradotto da A. M. da Dr Shelton’s Hygienic Review volume 16 N° 12.
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