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LA CISTITE & L'INCONTINENZA

La cistite è l'infiammazione della vescica. Si tratta della vescica per l'urina e non della cistifellea. L'infiammazione di questa ultima si chiama colecistite.
Non è curioso di avere tanti nomi per la stessa " malattia ", unicamente perché è localizzata in differenti luoghi?
Quando si ha un'infiammazione accompagnata da uno scolo eccessivo di muco nelle tonsille, la si chiama tonsillite.
Se l'infiammazione si trova nei polmoni, la si chiama polmonite e se si trova nella vescica la si chiama cistite.
La vescica è una piccola borsa muscolare e membranosa, un genere di serbatoio per immagazzinare provvisoriamente l'urina. È localizzata nella pelvi, dietro l'osso del pube, davanti all'utero e alla vagina nella donna e davanti al retto nell'uomo.
Quando la vescica è dilatata un poco, misura 12 cm di lunghezza e 7 cm di larghezza. La sua capacità è di mezzo-litro.
Comprende una massa, la sua cima, una base e il suo collo e sbocca nell'uretra.

L'INCONTINENZA E LA RITENZIONE DELL'URINA

Il muscolo dello sfintere nella parte contratta è mantenuto in uno stato di contrazione tonica dall'azione del nervo centrale della regione lombare della spina dorsale.
Questo centro nervoso può essere inibito e provocare il rilassamento dello sfintere con le " impressioni impressions riflesse " trasmesse, o direttamente dagli impulsi volontari.
Ogni irritazione da qualsiasi sorgente che produce una congestione o un'infiammazione del sistema urinario, la presenza di calcoli o di escrescenze o di qualsiasi altra condizione anormale, può occasionare una ritenzione di urina, altrimenti un'incontinenza incontrollabile, accompagnata da malessere e da fastidi.
La vescica, come tutti gli organi cavi del corpo che comunicano con l'esterno è ricoperta da una mucosa. Ecco perché è spesso la sede di un’infiammazione catarrale.

LA CISTITE ACUTA

La cistite acuta può essere chiamata con ragione il raffreddore della vescica.
E la cistite cronica può essere chiamata i catarri cronici della vescica.
Alla base, questi due stati non differiscono dalla gastrite acuta e cronica che sono dei catarri acuti e cronici dello stomaco.
La cistite acuta produce gli stessi sintomi generali che accompagnano l'infiammazione locale in qualsiasi parte del corpo.
Se ne soffre di più o meno, a causa degli sforzi o delle contrazioni spasmodiche dello sfintere della vescica, dell'urina cocente e in certi casi, di una voglia persistente ed incontrollabile di svuotare la vescica.

LA CISTITE CRONICA

La cistite cronica si incontra il più spesso dopo la cinquantina e presenta dei sintomi meno imbarazzanti sebbene siano spesso molto fastidiosi e anche dolorosi.

LE CAUSE

Si attribuisce solitamente la cistite acuta alle seguenti cause:

SECONDO LA MEDICINA

LE CAUSE DELLA CISTITE ACUTA SONO DOVUTE:


- all'infezione che viene dall'esterno,
- ad una sonda,
- all'estensione della gonorrea, dell’uretrite e della prostatite
- al freddo,
- alle intolleranze alimentari.

In quanto alla cistite cronica, la si attribuisce alle seguenti cause (vedere il quadro).

LA CAUSA DELLA CAUSA

Vediamo che tutto ciò si accorda con la mania della medicina di cominciare da una patologia stabilita come causa e di non risalire mai più in alto, né dietro questa patologia per scoprire la vera causa.
Così, quando si dice che la cistite è causata dal gonfiore della prostata e non ci si chiede mai che cosa causa questo gonfiore, non si svela la causa di base dei fastidi dei malati.
È corretto dire che la vescica è irritata da una leggera ritenzione dell'urina, che questa irritazione aumenta man mano che questa ritenzione dura molto più tempo e che si prova più difficoltà ad urinare, la quale diventa più frequente, ma dobbiamo sapere perché l'urina è trattenuta.

SECONDO LA MEDICINA,

LE CAUSE DELLA CISTITE CRONICA SONO:

- il gonfiore della prostata,
- i calcoli della vescica che producono dell'irritazione,
- il restringimento del collo della vescica, ecc.

Secondo Tilden, quando la vescica non si svuota completamente, l'urina diventa nauseabonda. Poi, aggiunge:
Più la vescica diventa nauseabonda, e più il paziente avrà voglia di urinare spesso ".
Infine, dice:
"L'irritazione causata dall'urina trattenuta molto tempo causa la cistite o l'infiammazione e l'ulcera della vescica ".
Va bene, ma non va abbastanza lontano.
Ha omesso di dire perché l'urina è trattenuta.
Se questa ritenzione è dovuta a una prostata gonfiata, ciò non spiega perché la prostata è gonfiata.
Aggiungiamo che quest’immagine dello sviluppo della cistite si incontra soprattutto nei vecchi, mentre la cistite acuta affligge i giovani e procede da un mucchio di altri antecedenti.
In quanto alle donne, non hanno la prostata e non si può dire dunque che il gonfiore di questa ghiandola provoca loro la cistite.

LE CAUSE

I vecchi mangiano troppo, allora le loro vesciche si irritano e si infiammano a causa dell'urina residua, ciò che porta finalmente all'ulcera della vescica e dell'uretra.
I calcoli possono formarsi anche nella vescica quando si soffre di ritenzione cronica dell'urina.
So bene che l'irritazione della vescica si incontra in un certo numero di condizioni differenti, ma sono convinto che la maggior parte delle cistiti sono semplicemente di natura catarrale e che si sviluppano a partire dalle stesse cause che producono i catarri in altre parti del corpo.
Nell'assenza di un'ostruzione, bisogna chiedersi perché si ha una ritenzione dell'urina?
La mia conclusione è che questa ritenzione è dovuta ad un catarro persistente.
In alcuni casi poco numerosi, una nevrosi è responsabile.
Ma è indispensabile ricordare ai miei lettori che anche la nevrosi, come la prostata gonfiata, deve avere una causa.
Le cipolle sciupano probabilmente i reni quando le si consuma regolarmente, perché contengono dell'olio di senape che è molto irritante e che questi organi devono eliminare.
(Si possono mangiare le cipolle senza pericolo dopo averle sbollentate, se no tagliarle a fette sottili e lasciarle all'aria 24 ore. - A. M.)
I pazienti che soffrono di reni e di vescica devono evitarle.
È preferibile anche per tutti di evitarle, perché danno un cattivo alito, delle feci maleodoranti e creano nel corpo un cattivo odore.
Ho visto un caso in cui il consumo delle cipolle in piccola quantità è seguita invariabilmente da un’uretrite penosa, - infiammazione catarrale della mucosa.

LA TOSSIEMIA

Una malattia catarrale acuta è una crisi di tossiemia.
La crisi più leggera di tossiemia è il raffreddore.
I sintomi di una crisi sono dei processi di eliminazione.
I dispiaceri della crisi proseguono finché le tossine siano eliminati dopo di ciò il corpo torna verso uno stato vicino al normale.
Ma il corpo non può ritornare al normale che se le abitudini fisiche e mentali che hanno portato l'enervazione e la tossiemia sono corrette.
Quando queste abitudini malsane sono proseguite, le tossine continuano di accumularsi e un'altra crisi sarà necessaria per espellere le tossine in " eccesso ".
Pensiamo che ad ogni crisi successiva il corpo accumula più tossine per poter scatenarla, ma non è sempre vero.
Ci basiamo sul fatto che tutti gli stimolanti, - tossiemia, medicinali - occasionano, quando sono abituali, lo stabilimento di una " tolleranza ".
È per ciò che diciamo che assai poche tossine sono in principio necessarie per scatenare la prima crisi, - di solito un raffreddore.
Affermiamo anche che la stessa legge sulla tolleranza progressiva verso le tossine si applica anche alla tossiemia, come si applica al consumo dell'alcol, della morfina, dell'oppio, della cocaina, del tabacco o di ogni droga per inibire il dolore, la nervosità o i malesseri qualunque siano.

LE MALATTIE CRONICHE SONO LE PROVOCAZIONI CRONICHE DEL PAZIENTE STESSO

Le malattie croniche si incontrano nei malati che hanno un tale grado di tolleranza di fronte alle tossine, che non sviluppano i sintomi abituali di resistenza acuta (una crisi).
In questi casi, non c'è tolleranza reale, perché un’eliminazione vicariante prosegue, anche nei casi cronici, ma questa non è altrettanto vigorosa come nelle malattie acute.
Bisognerebbe sapere anche che tutti i prodotti tossici, che siano i metaboliti (scarti del metabolismo) o i medicinali, producono un’enervazione progressiva, così che la forza di agire declina vigorosamente poco a poco.
Tutte le cosiddette malattie croniche si evolvono allo stesso modo.
C'è un'intossicazione cronica in tutti questi casi.
Una malattia cronica significa una provocazione cronica.

LE CAUSE

Ciò che genera un tale abbassamento dell'energia nervosa e il cedimento della resistenza al punto che la vitalità è infine spezzata, sono i seguenti fattori:

LE CAUSE

- gli eccessi alimentari abituali,
- l'alcol preso regolarmente,
- il tabacco,
- il caffè,
- il tè,
- l'aspirina presa regolarmente,
- ecc.

Il lettore attento noterà che nella vescica, come nello stomaco e nel colon o altrove nel corpo, l'ulcera segue l'infiammazione catarrale cronica.
In tutti questi casi, finisce per evolversi il cancro della vescica quando l'infiammazione catarrale è cronica.

LA SEQUENZA DELLO SVILUPPO DEL CANCRO

L'ordine dello sviluppo, qui come per il cancro dello stomaco e del colon, è la successiva:

SEQUENZE DELLO SVILUPPO DEL CANCRO

- irritazione,
- infiammazione, \
- indurimento,
- ulcera,
- cancro.

In principio, l'ulcera colpisce il collo della vescica. È molto dolorosa a momenti e talvolta provoca un leggero sanguinamento.
Questo sanguinamento fa paura al malato e lo porta ad accorrere dal medico.
Questo fa passare una sonda o un uretroscopo e provoca ancora più sanguinamento nel paziente.
Poi, lo manda da un chirurgo che conosce solamente un solo rimedio per il gonfiore prostatico e l'ulcera, cioè l'operazione.

L'AMBIZIONE DI TUTTI I MALATI

L'ambizione dominante di tutti i malati è di essere esaminati scientificamente ".
I risultati degli esami possono essere insignificanti e possono servire a confermare solamente ciò che si sapeva già prima dei test.
Ma i poveri stupidi della frenesia " scientifica " sono contenti di essere stato esaminati scientificamente.
Come la " scienza " e le tecniche dell'esame sono sempre a prova della stupidità, i devoti del culto dell'infallibilità medica intendono sapere ciò che non va, anche se né i loro medici, né loro stessi, sanno ciò che ha causato loro male, o come rimediarvi.

IL TRATTAMENTO MEDICO
I medici sono addestrati a trattare i sintomi e niente di più.
- In presenza di un dolore, prescrivono una droga anti-dolore,
- In presenza di nervosismo o di insonnia, prescrivono un " sonnifero ".
È vero che una dose di bicarbonato di sodio alleggerirà provvisoriamente i dispiaceri di uno stomaco acido, - che una dose di magnesia porterà gli intestini costipati a svuotarsi, - ma anche un idiota riconoscerà che queste non sono che procedure palliative, che rappresentano un trattamento sintomatico e che non toccano alla causa.
C'è sempre una causa dietro l'acidità stomacale, dietro la stipsi, dietro il dolore, dietro il nervosismo o l'insonnia.
A meno di evitare questa causa, bisognerà ripetere e ripetere questo trattamento palliativo finché questa semplice condizione non si evolve verso una malattia terribile.
Se l'esame rivela un indurimento del piloro (proveniente da una gastrite palliata per molto tempo), si opera.
Se l'esame rivela un gonfiore prostatico, si opera.
Se i sintomi sono quelli di una vescichetta, se ne fa l'ablazione.
Se è una tubercolosi, si procede a uno pneumotorace (soppressione del polmone).
Se si scopre un poco di pus nelle urine, si sospettano i reni.
Se i sintomi non sono molto gravi, si dice che il malato soffre di una cistite cronica.
Poi, si tratta la vescica, la si irriga con l'aiuto di veleni violenti o la si trascura fino all'operazione, supposta necessaria.
Ora, tutti questi trattamenti sintomatici affrettano l'evoluzione della patologia.
Un ristabilimento reale può sopraggiungere solamente se le cause sono allontanate.

LE CURE IGIENISTICHE PER LA CISTITE ACUTA

La cistite acuta sparisce quando il paziente è sottoposto a un digiuno allettato.
Se il dolore e il malessere provocato dal tenesmo (spasmi dello sfintere della vescica) sono grandi, un bagno caldo o un semicupio caldo può alleviare, senza avere bisogno di droghe.
Questi bagni sono da evitare a meno che il dolore sia insopportabile.
Dopo il digiuno, il paziente deve prendere solamente dei succhi di frutta e di verdure parecchi giorni prima di passare a un menu igienista.
Queste cure affretteranno l'eliminazione così che il paziente potrebbe pensare che è ristabilito.
Ora, bisogna comprendere che la correzione totale dello stile di vita sia essenziale per avere un ristabilimento autentico.
Ogni ritorno allo stile di vita malsano anteriore ricostruirà gli stessi sintomi e più tardi la malattia ritornerà.

E PER LA CISTITE CRONICA?

La cistite cronica - che si incontra soprattutto negli uomini e nelle donne vecchie e in cui la ritenzione dell'urina è dovuta all'addensamento del collo della vescica, al gonfiore della prostata, allo spasmo nervoso del collo della vescica, al restringimento o ai calcoli - necessita di un periodo di cure ben più lungo.
Il paziente deve imparare ad accontentarsi di meno cibo e ad astenersi da certi alimenti che mangiava prima in eccesso.
Nella mia pratica, ho incontrato solamente un solo caso di gonfiore della prostata dove il digiuno a letto seguito dall'astinenza da ogni stimolazione, non ha dato alcun risultato.
È esattamente il solo caso in cui ho consigliato l'operazione.
Di solito, l'operazione non è necessaria e spesso fatale.
Interrompere le abitudini malsane è ben più efficace che tagliare gli organi.

E LE INIEZIONI?

Il trattamento medico per iniezione per il gonfiore della prostata non è consigliato.
Un medico aveva l'abitudine di fare della pubblicità per il trattamento della prostata con le iniezioni e affermava di avere un grande successo. Garantiva il suo lavoro per la vita del malato.
Incuriosito, chiesi a uno dei suoi assistenti come potesse dare una tale garanzia.
- Dopo questo trattamento, i pazienti vivono solamente in media due anni, mi rispose questo medico assistente. Ora, pochi pazienti ritornano per un secondo trattamento.
In seguito, questo medico fu radiato e impossibilitato di praticare la medicina.
Ma altri medici proseguirono lo stesso trattamento, o peggiore ancora, senza essere disturbati.

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