RIVISTA N.54 - VIRUS/MICROBI
La pratica istintiva di mangiare solamente quando c’è una domanda per il cibo è rispettata da quasi tutti gli animali salvo l’uomo. Difatti, l’uomo ha soffocato i suoi istinti col " sapere superiore ".
Ci si è spesso detto e ripetuto di mangiare dei dolciumi per avere velocemente dell’energia, di mangiare del miele per le stesse ragioni e di mangiare molti alimenti nutrienti per fortificarsi, a tal punto che queste abitudini malsane sono diventate una "seconda natura ". Tuttavia, in tutta la Natura, gli animali mangiano solamente se c’è una domanda fisiologica.
Se non si ha proprio fame, non si deve mangiare. Gli organi digestivi sono forse occupati e non pronti ad occuparsi di altri alimenti. Ciò può anche significare che non si ha bisogno fisiologico per gli alimenti.
Quando si mangia mentre non c’è domanda, e si costringono gli organi digestivi a funzionare nel momento in cui è chiesto il riposo, o sono occupati con un pasto precedente, questo è commettere un’offesa imperdonabile al sistema vivente.
Mangiare quando non si ha fame vuol dire che non solo gli alimenti si altereranno nel tubo digestivo, ma che i prodotti tossici che provengono dalla decomposizione saranno assorbiti.
Quando si sovraffatica il sistema digerente si sciupa l’energia nervosa, è l’enervazione. Quando si abusa di cibo, si seminano i semi della malattia. Le radici di questa malattia sono l’enervazione.
Le abitudini convenzionali sono fatte attecchire talmente in noi che facciamo fatica a disfarcene, sebbene siano malsane come durante il nostro Congresso igienista.
Il melone era stato servito la sera dopo le conferenze, perché è il costume. Gli invitati ne avevano mangiato un poco, ma scommetterei che c’erano non più di cinque persone che avevano proprio fame, perché ogni sera dei pasti biologici deliziosi erano serviti nella caffetteria del collegio e la maggior parte se ne era saziato ed anche ingozzato.
Non potevano avere fame così presto ed anche se avevano una piccola fame, avrebbero dovuto aspettare l’indomani mattina per mangiare. Infine, le serate ed i pasti presi molto tardi la notte sono più irritanti delle serate sole.
La digestione e l’assorbimento della cena proseguivano probabilmente durante le serate.
Allora, quando si costringono gli alimenti sullo stomaco e gli intestini mentre sono occupati ancora col pasto precedente, ciò somiglia ai pacchi del Nuovo Anno che si ammucchiano alla Posta.
Dei nuovi pacchi arrivano prima che il fattorino abbia avuto il tempo di distribuire i precedenti.
La presenza di sostanze grasse, degli acidi grassi, dei prodotti di decomposizione delle proteine nell’intestino tenue inibisce lo svuotamento dello stomaco, ciò che favorisce la fermentazione del melone, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
LO SVUOTAMENTO DELLO STOMACO
Lo svuotamento dello stomaco è regolato secondo due principi:
1) la fluidità del chimo,
2) la ricettività dell’intestino tenue per accogliere gli alimenti.
Se gli alimenti consumati sono molto fluidi, come l’anguria, sono espulsi abbastanza rapidamente dallo stomaco.
Quando si mastica bene qualsiasi alimento, ciò aiuta a svuotare velocemente lo stomaco. In questo caso, c’è più saliva per favorire la liquidità e gli enzimi digestivi possono raggiungere le piccole particelle più presto.
Quelli che vogliono avere una digestione perfetta dovrebbero evitare di mangiare l’anguria con altri alimenti, perfino coi frutti perché i frutti più solidi, come i datteri, le mele, le banane, ecc., impediscono l’espulsione veloce dell’anguria dallo stomaco, ciò che porta inevitabilmente ad una fermentazione.
Il tono dello stomaco ed il tempo che gli alimenti passano nello stomaco contribuiscono anche al suo svuotamento.
Chi soffre di ipotonicità del suo stomaco, sarà sempre disturbato dall’indigestione. L’attività peristaltica manca di forza al punto che lo stomaco si svuota difficilmente. Queste persone devono rispettare accuratamente le combinazioni alimentari.
GLI ALIMENTI BIOLOGICI
Parecchi adepti trascurano il meccanismo dello stomaco e mangiano l’anguria con le noci diverse o i frutti. E’ una pratica perniciosa che si può paragonare all’alcol. Possono essere molto cavillosi quando acquistano e mangiano degli alimenti crudi biologici, ma si avvelenano con le mescolanze incompatibili. Gli effetti sono quasi altrettanto cattivi che mangiare o bere alimenti convenzionali. Poi, si stupiscono quando cadono malati.
- Non mi curo delle mescolanze dal momento che mangio degli alimenti biologici, dicono fieramente, come se ciò potesse bastare.
Difatti, i migliori alimenti biologici si alterano ed avvelenano il corpo se sono consumati in mescolanze incompatibili. Gli alimenti biologici non sono un permesso per violare le leggi della fisiologia.
I PASTI TROPPO AVVICINATI
La pratica di mangiare in società, invece di aspettare di aver fame disturba la digestione perché i pasti sono troppo ravvicinati.
Sappiamo che le sostanze come i prodotti della digestione azotata coi farinacei, così come la pressione sull’intestino tenue e l’ipotonicità o l’ipertonicità del chimo, attivano il riflesso gastroenterico causano l’inibizione dell’attività peristaltica dello stomaco. Allora dobbiamo distanziare i nostri pasti per evitare questo riflesso.
Se certi fattori eccitano il riflesso gastroenterico ed impediscono lo svuotamento dello stomaco, dovremmo tenerne conto quando mangiamo.
La digestione non è in altri termini, solamente un processo chimico, ma anche meccanico e noi dobbiamo mangiare quando i prodotti della digestione nell’intestino tenue non andranno a disturbarla con le secrezioni gastriche o senza il tempo normale di svuotamento dello stomaco.
La fame normale non ha luogo probabilmente quando gli alimenti sono assorbiti dall’intestino tenue e se siamo capaci di interpretare i nostri istinti e di agire perciò, non mangeremmo quando la digestione e l’assorbimento sono in corso negli intestini.
E se siamo ancora capaci di interpretare i nostri istinti e di agire perciò, non mangeremmo durante il corso della digestione e dell’assorbimento che accade nell’intestino tenue.
C’è un tempo in cui l’intestino tenue non è pronto per i nuovi prodotti alimentari.
Che si sia ricettivi o no, ciò non dipende dalla quantità di chimo presente nel duodeno e nel digiuno così come dal genere dei prodotti chimici presenti.
Oltre al riflesso gastroenterico, i corpi grassi e gli alimenti grassi presenti nell’intestino tenue causano la secrezione di un ormone, enterogastrone secreto dalla mucosa del duodeno e del digiuno che è assorbito nella corrente sanguigna verso lo stomaco dove inibisce il peristaltismo, ciò che svuota lentamente lo stomaco alla metà della velocità normale.
Lo scopo è di dare il tempo necessario alla digestione del grasso nell’intestino tenue.
Anche gli idrati di carbonio e gli acidi nell’intestino tenue causano la secrezione di questo enterogastrone, ma molto di meno.
Quando i disturbi sono eccessivi e parecchi irritanti si trovano nell’intestino tenue, lo sfintere del piloro si contrae fermamente ed impedisce allo stomaco di evacuare il suo contenuto.
In queste condizioni, il vomito può prodursi, soprattutto se le contrazioni durano molto tempo e il contenuto dello stomaco è decomposto dai batteri invece di essere digerito.
I riflessi gastrointestinali sono assicurati dalla Natura con una digestione ed un assorbimento intestinale adatti.
Se riempiamo ogni volta che ne abbiamo l’opportunità il nostro stomaco o siamo invitati, allora a causa dei riflessi e degli ormoni, lo svuotamento dello stomaco sarà ritardato più del necessario, gli alimenti si putrefaranno, fermenteranno ed intossicheranno il corpo.
Gli alimenti durante la digestione nell’intestino tenue saranno inviati allo stesso tempo, più lontano per fare posto ad altri a causa di un altro riflesso, gastroenterico ed i materiali nutritivi non saranno né digeriti né assorbiti correttamente.
Parecchie sostanze nutritive sono perse in questo modo perché due pasti troppo avvicinati disturbano la digestione dell’uno e dell’altro. Il nuovo pasto disturberà la digestione del precedente e per riflesso, quest’ultimo disturberà la digestione del secondo.
Se l’intestino tenue è ricettivo, il peristaltismo sarà forte e svuoterà più velocemente lo stomaco, ma se i fattori di cui ho parlato esistono, i movimenti saranno lenti e non avranno tendenza a svuotare lo stomaco.
Se volete una salute superiore con l’aiuto di una nutrizione superiore, dovete cessare immediatamente ogni pasto in società, imparare a combinare correttamente gli alimenti e solamente quando avete proprio fame.
- Dr V. Vetrano
ASPETTARE LA FAME
Ci si è spesso detto e ripetuto di mangiare dei dolciumi per avere velocemente dell’energia, di mangiare del miele per le stesse ragioni e di mangiare molti alimenti nutrienti per fortificarsi, a tal punto che queste abitudini malsane sono diventate una "seconda natura ". Tuttavia, in tutta la Natura, gli animali mangiano solamente se c’è una domanda fisiologica.
Se non si ha proprio fame, non si deve mangiare. Gli organi digestivi sono forse occupati e non pronti ad occuparsi di altri alimenti. Ciò può anche significare che non si ha bisogno fisiologico per gli alimenti.
Quando si mangia mentre non c’è domanda, e si costringono gli organi digestivi a funzionare nel momento in cui è chiesto il riposo, o sono occupati con un pasto precedente, questo è commettere un’offesa imperdonabile al sistema vivente.
Mangiare quando non si ha fame vuol dire che non solo gli alimenti si altereranno nel tubo digestivo, ma che i prodotti tossici che provengono dalla decomposizione saranno assorbiti.
Quando si sovraffatica il sistema digerente si sciupa l’energia nervosa, è l’enervazione. Quando si abusa di cibo, si seminano i semi della malattia. Le radici di questa malattia sono l’enervazione.
Le abitudini convenzionali sono fatte attecchire talmente in noi che facciamo fatica a disfarcene, sebbene siano malsane come durante il nostro Congresso igienista.
Il melone era stato servito la sera dopo le conferenze, perché è il costume. Gli invitati ne avevano mangiato un poco, ma scommetterei che c’erano non più di cinque persone che avevano proprio fame, perché ogni sera dei pasti biologici deliziosi erano serviti nella caffetteria del collegio e la maggior parte se ne era saziato ed anche ingozzato.
Non potevano avere fame così presto ed anche se avevano una piccola fame, avrebbero dovuto aspettare l’indomani mattina per mangiare. Infine, le serate ed i pasti presi molto tardi la notte sono più irritanti delle serate sole.
La digestione e l’assorbimento della cena proseguivano probabilmente durante le serate.
Allora, quando si costringono gli alimenti sullo stomaco e gli intestini mentre sono occupati ancora col pasto precedente, ciò somiglia ai pacchi del Nuovo Anno che si ammucchiano alla Posta.
Dei nuovi pacchi arrivano prima che il fattorino abbia avuto il tempo di distribuire i precedenti.
La presenza di sostanze grasse, degli acidi grassi, dei prodotti di decomposizione delle proteine nell’intestino tenue inibisce lo svuotamento dello stomaco, ciò che favorisce la fermentazione del melone, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
LO SVUOTAMENTO DELLO STOMACO
Lo svuotamento dello stomaco è regolato secondo due principi:
1) la fluidità del chimo,
2) la ricettività dell’intestino tenue per accogliere gli alimenti.
Se gli alimenti consumati sono molto fluidi, come l’anguria, sono espulsi abbastanza rapidamente dallo stomaco.
Quando si mastica bene qualsiasi alimento, ciò aiuta a svuotare velocemente lo stomaco. In questo caso, c’è più saliva per favorire la liquidità e gli enzimi digestivi possono raggiungere le piccole particelle più presto.
Quelli che vogliono avere una digestione perfetta dovrebbero evitare di mangiare l’anguria con altri alimenti, perfino coi frutti perché i frutti più solidi, come i datteri, le mele, le banane, ecc., impediscono l’espulsione veloce dell’anguria dallo stomaco, ciò che porta inevitabilmente ad una fermentazione.
Il tono dello stomaco ed il tempo che gli alimenti passano nello stomaco contribuiscono anche al suo svuotamento.
Chi soffre di ipotonicità del suo stomaco, sarà sempre disturbato dall’indigestione. L’attività peristaltica manca di forza al punto che lo stomaco si svuota difficilmente. Queste persone devono rispettare accuratamente le combinazioni alimentari.
GLI ALIMENTI BIOLOGICI
Parecchi adepti trascurano il meccanismo dello stomaco e mangiano l’anguria con le noci diverse o i frutti. E’ una pratica perniciosa che si può paragonare all’alcol. Possono essere molto cavillosi quando acquistano e mangiano degli alimenti crudi biologici, ma si avvelenano con le mescolanze incompatibili. Gli effetti sono quasi altrettanto cattivi che mangiare o bere alimenti convenzionali. Poi, si stupiscono quando cadono malati.
- Non mi curo delle mescolanze dal momento che mangio degli alimenti biologici, dicono fieramente, come se ciò potesse bastare.
Difatti, i migliori alimenti biologici si alterano ed avvelenano il corpo se sono consumati in mescolanze incompatibili. Gli alimenti biologici non sono un permesso per violare le leggi della fisiologia.
I PASTI TROPPO AVVICINATI
La pratica di mangiare in società, invece di aspettare di aver fame disturba la digestione perché i pasti sono troppo ravvicinati.
Sappiamo che le sostanze come i prodotti della digestione azotata coi farinacei, così come la pressione sull’intestino tenue e l’ipotonicità o l’ipertonicità del chimo, attivano il riflesso gastroenterico causano l’inibizione dell’attività peristaltica dello stomaco. Allora dobbiamo distanziare i nostri pasti per evitare questo riflesso.
Se certi fattori eccitano il riflesso gastroenterico ed impediscono lo svuotamento dello stomaco, dovremmo tenerne conto quando mangiamo.
La digestione non è in altri termini, solamente un processo chimico, ma anche meccanico e noi dobbiamo mangiare quando i prodotti della digestione nell’intestino tenue non andranno a disturbarla con le secrezioni gastriche o senza il tempo normale di svuotamento dello stomaco.
La fame normale non ha luogo probabilmente quando gli alimenti sono assorbiti dall’intestino tenue e se siamo capaci di interpretare i nostri istinti e di agire perciò, non mangeremmo quando la digestione e l’assorbimento sono in corso negli intestini.
E se siamo ancora capaci di interpretare i nostri istinti e di agire perciò, non mangeremmo durante il corso della digestione e dell’assorbimento che accade nell’intestino tenue.
C’è un tempo in cui l’intestino tenue non è pronto per i nuovi prodotti alimentari.
Che si sia ricettivi o no, ciò non dipende dalla quantità di chimo presente nel duodeno e nel digiuno così come dal genere dei prodotti chimici presenti.
Oltre al riflesso gastroenterico, i corpi grassi e gli alimenti grassi presenti nell’intestino tenue causano la secrezione di un ormone, enterogastrone secreto dalla mucosa del duodeno e del digiuno che è assorbito nella corrente sanguigna verso lo stomaco dove inibisce il peristaltismo, ciò che svuota lentamente lo stomaco alla metà della velocità normale.
Lo scopo è di dare il tempo necessario alla digestione del grasso nell’intestino tenue.
Anche gli idrati di carbonio e gli acidi nell’intestino tenue causano la secrezione di questo enterogastrone, ma molto di meno.
Quando i disturbi sono eccessivi e parecchi irritanti si trovano nell’intestino tenue, lo sfintere del piloro si contrae fermamente ed impedisce allo stomaco di evacuare il suo contenuto.
In queste condizioni, il vomito può prodursi, soprattutto se le contrazioni durano molto tempo e il contenuto dello stomaco è decomposto dai batteri invece di essere digerito.
I riflessi gastrointestinali sono assicurati dalla Natura con una digestione ed un assorbimento intestinale adatti.
Se riempiamo ogni volta che ne abbiamo l’opportunità il nostro stomaco o siamo invitati, allora a causa dei riflessi e degli ormoni, lo svuotamento dello stomaco sarà ritardato più del necessario, gli alimenti si putrefaranno, fermenteranno ed intossicheranno il corpo.
Gli alimenti durante la digestione nell’intestino tenue saranno inviati allo stesso tempo, più lontano per fare posto ad altri a causa di un altro riflesso, gastroenterico ed i materiali nutritivi non saranno né digeriti né assorbiti correttamente.
Parecchie sostanze nutritive sono perse in questo modo perché due pasti troppo avvicinati disturbano la digestione dell’uno e dell’altro. Il nuovo pasto disturberà la digestione del precedente e per riflesso, quest’ultimo disturberà la digestione del secondo.
Se l’intestino tenue è ricettivo, il peristaltismo sarà forte e svuoterà più velocemente lo stomaco, ma se i fattori di cui ho parlato esistono, i movimenti saranno lenti e non avranno tendenza a svuotare lo stomaco.
Se volete una salute superiore con l’aiuto di una nutrizione superiore, dovete cessare immediatamente ogni pasto in società, imparare a combinare correttamente gli alimenti e solamente quando avete proprio fame.
- Dr V. Vetrano
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