RIVISTA N.14 - CISTITE
Uno dei problemi più provati per l’igienista che cura i malati, cronici soprattutto, è la richiesta di risultati veloci.
Tutti vogliono ristabilirsi in velocità! E’ corrente che si voglia rimettersi in una o due settimane. E perché no?
Difatti, ci si è fatto credere che se la nostra salute andava in rovina, si potrà tagliare un organo per un’operazione da alcuni minuti ad un’ora o più, passare alcuni giorni all’ospedale e noi si sarebbe rimessi a nuovo.
Ci si è insegnato ad accontentarci di palliare i sintomi, ciò che può essere compiuto spesso in alcuni minuti.
E’ così che l’Alkaseltzer allevia i mali di stomaco in assai poco tempo e un’aspirina attenua i mal di testa in alcuni minuti.
Si richiede un sollievo veloce, anche se è provvisorio.
Ora, queste misure che producono dei risultati veloci generano i loro propri postumi di noie che sono spesso peggiori dei primi disturbi.
Notiamo che queste misure palliativi non allontanano mai la causa, non in un solo caso, misure che mantengono, producono e perfino aggravano il male.
Sono dei trattamenti sintomatici, dei palliativi dubbi che producono dei postumi cumulativi.
Perché vuole ristabilirsi in velocità mentre il nostro stato si è sviluppato durante tutta una vita?
Prendiamo il caso di un uomo nella cinquantina che soffre di una malattia cronica dall’età di 35 anni. Durante tutti questi anni, il suo stato non ha smesso di deteriorarsi a poco a poco, malgrado o piuttosto a causa dei mezzi di palliazione assiduamente utilizzati.
Prima che la malattia apparisse a 35 anni, c’era una lunga serie di antecedenti che si sono sviluppati per finire a questa malattia.
E’ anche vero che la malattia aveva i suoi inizi nella prima influenza, colica, diarrea o varicella nell’infanzia.
UN CASO CORRENTE
Questo uomo ha provato per 35 anni tutte queste misure palliative, ma adesso si volge verso l’Igienismo e chiede un ristabilimento in velocità.
Non solo vuole ristabilirsi rapidamente, ma chiede che ciò sia fatto senza che abbia bisogno di cambiare le sue abitudini vita, né sia disturbato nelle sue routine abituali.
Sarebbe preparato forse a cambiare il suo regime, ma non per molto tempo. Perché deve smettere di fumare?
Vuole ben digiunare, saltare alcuni pasti, ma perché deve egli riposarsi e restare a letto?
Non ha obiezione insormontabile ad abbandonare provvisoriamente il caffè, ma perché deve egli esercitarsi?
Attualmente, i bagni di sole gli fanno piacere, ma perché non abusare di cibo?
Certo, quando gli è occorsa tutta una vita per evolversi verso una malattia, sarà necessario utilizzare tutti i mezzi igienisti per riorganizzare e ricostituire il suo organismo.
Finché la sua vita quotidiana comprenderà una sola delle cause che hanno contribuito allo sviluppo della sua malattia, contribuirà allo sviluppo delle sue noie.
Notare che questa causa può essere un’omissione come pure un errore.
Bisogna allontanare dalla vita del paziente tutte le cause di debolezza, di sofferenza e di impurità, se no il ristabilimento sarà ritardato.
L’EVOLUZIONE AL ROVESCIO
E’ essenziale di sapere che il ristabilimento della salute è un’evoluzione alla rovescia e chiede del tempo per completarsi.
Ciò che chiamiamo malattia è un’evoluzione che proviene da un stile di vita malsano, mentre il ristabilimento della salute è un’evoluzione che consegue da uno stile di vita corretto.
Come occorre del tempo affinché la malattia si evolva, ne occorre anche per cancellare i cambiamenti anormali che si sono prodotti nei tessuti del corpo e per fabbricare dei tessuti normali in sostituzione dei tessuti anormali.
Possiamo osservare l’evoluzione della patologia nel bevitore di alcol, man mano che progredisce dallo stato di cosiddetto bevitore moderato al bevitore eccessivo, nell’indebolimento progressivo delle funzioni del corpo e nell’evoluzione lenta della sclerosi epatica, del delirium tremens e della follia.
Come si può pensare che gli effetti di dieci o venti anni di alcol possa essere cancellato in alcuni giorni o in alcune settimane e che la salute completa possa essere restaurata così rapidamente con l’integrità della struttura e del vigore funzionale?
Se ciò fosse possibile, allora le malefatte dell’alcolismo non sarebbero così cattive come noi pensiamo di solito.
L’evoluzione della patologia che proviene da qualsiasi tipo di avvelenamento abituale o cronico che sia per il tabacco, per i medicinali, per le droghe o uno stato tossiemico generale e persistente del corpo risultante da un funzionamento ridotto (enervazione), conseguente a sua volta da uno stile di vita snervante, questa evoluzione è simile a quella del delirium tremens dell’alcolismo.
Ecco perché il cammino del ritorno quando la patologia si è sviluppata da una di queste cause, è necessariamente lento e graduale.
I CASI IRREVERSIBILI
D’altra parte, in tutte le patologie che si evolvono, si raggiunge uno stadio presto o tardi in cui non si può fare più marcia indietro.
E’ lo stadio dell’irreversibilità. Quando si raggiunge questo stadio, non bisogna più sperare di ristabilirsi.
QUALE DIFFERENZA
Il lettore che è versato nelle idee classiche e popolari sulla salute, la malattia ed il ristabilimento si chiederà forse quale è la differenza tra la guarigione ed i ristabilimenti.
La guarigione è il risultato di un trattamento estraneo al corpo come un rimedio o una terapia che ha per virtù di restaurare il malato verso la salute.
Ora, ciò non esiste!
Invece, il ristabilimento è la restaurazione della salute per mezzo dei processi normali e delle forze intrinseche dell’organismo,
Sono le solo forze conosciute che siano capaci di restaurare la salute.
Il ristabilimento è un processo biologico, non un’arte.
LE MALATTIE LIMITATE
Prendiamo il raffreddore. Si è stimato a 100 milioni il numero di persone negli Stati-Uniti che hanno in media 4 raffreddori per anno durante l’anno. Certuni hanno meno di 4 raffreddori e altri di più.
Adesso si riconosce che non esiste rimedio conosciuto contro il raffreddore, né siero, né vaccino, né nessuna forma di trattamento che guarirà il raffreddore.
Le persone si curano con ogni tipo di rimedi, senza che ciò li guarisca.
Quasi tutte le persone che si incontrano vi consiglieranno uno o parecchi rimedi, ma nessuno è autentico.
E tuttavia, tutti hanno notato che le persone raffreddate si rimettono in alcuni giorni talvolta e talvolta in 4 settimane. (leggere La storia Dei Cento Raffreddati di A. M. che si troverà nei miei libri.)
Non molto tempo fa, un medico aveva dichiarato che se una persona raffreddata fosse trattata guarirebbe in 14 giorni, e se non fosse trattata guarirebbe in 2 settimane!
L’importante in questi ristabilimenti è che queste persone si rimettono, ma non sono guarite, poiché nessun rimedio è noto.
Si dice che il ristabilimento è spontaneo.
Difatti, è il risultato di processi legittimi e ordinati che si svolgono nel corpo del malato.
Le malattie che si rimettono in questo modo si dicono limitate ". Ciò vuol dire semplicemente che si concludono in un tempo più o meno limitato, ed esse sono dirette dall’organismo e non da un trattamento qualsiasi. Ecco dei ristabilimenti spontanei.
Questi ristabilimenti spontanei sono ciò che permette di affermare che i cosiddetti rimedi guariscono.
D’altra parte, non sfuggirà al lettore che tutte queste malattie limitate sono acute, mentre le malattie croniche tendono a proseguire per anni peggiorando e per le quali non ci sono rimedi.
Tutto sembra guarire le malattie limitate, mentre niente funziona per le altre malattie.
Se comprendiamo il fatto che è la persona malata che si rimette e non la malattia, comprenderemo che c’è una grande differenza tra trattare la malattia (pratica popolare erronea) e curare il malato.
Nel primo caso, si dirigono gli sforzi per controllare, palliare o sopprimere i sintomi e le patologie locali mentre nel secondo caso gli sforzi sono diretti verso la soppressione della causa che ha alterato il corpo, poi si prova a fornire al corpo i suoi bisogni fisiologici.
Nessuno sforzo è spiegato per guarire la malattia, visto che è riconosciuto che il ristabilimento è un processo biologico che nessuna persona può scimmiottare né imitare.
Non c’è trattamento per la malattia per la buona ragione che non c’è malattia, di per sé, da trattare.
(Shelton vuole dire con ciò che la malattia non è un’entità, ma che è rappresentata da un gruppo di sintomi che sono dei segni di disintossicazione. Non c’è malattia, ma ci sono dei sintomi di disintossicazione che non richiedono di essere guariti. - A. M.)
All’infuori dell’organismo vivente, la malattia non ha esistenza.
Difatti, la febbre, l’infiammazione, il dolore, il malessere, i capogiri, la nausea, i vomiti, la diarrea, la tosse, lo starnuto, ecc., tutti questi sintomi che si considerano come i sintomi di malattia, sono delle azioni dell’organismo malato.
Sono dei fenomeni vitali che non necessitano di trattamento.
Per esempio, sopprimere la diarrea è trattenere negli intestini le sostanze indesiderabili che il corpo vuole espellere.
Sopprimere una tosse lascia sul posto le sostanze ostruttive e irritanti nei passaggi respiratori. Non è un trattamento intelligente.
Se comprendiamo la natura del fenomeno che ci occupa e le sue cause e se realizziamo che occorre del tempo affinché le cause nefaste alterino l’organismo, comprenderemo il bisogno urgente di scostare queste cause del male e quello di dargli il tempo necessario per evolversi verso la salute.
Il malato cronico medio non deve aspettarsi di evolversi verso una piena salute in meno di due anni e parecchi malati avranno bisogno di ancora più tempo.
Essendo così, con pazienza e determinazione ci si può dunque lanciare in uno stile di vita sano che permetterà l’evoluzione della salute e di mantenersi in essa finché i risultati desiderati siano raggiunti e infine tenervisi fino alla fine per mantenere i guadagni. - Tradotto e presentato da A. M. da Dr Shelton’s Hygienic Review, N° 7 vol. 25
QUANTO TEMPO PER GUARIRE
Tutti vogliono ristabilirsi in velocità! E’ corrente che si voglia rimettersi in una o due settimane. E perché no?
Difatti, ci si è fatto credere che se la nostra salute andava in rovina, si potrà tagliare un organo per un’operazione da alcuni minuti ad un’ora o più, passare alcuni giorni all’ospedale e noi si sarebbe rimessi a nuovo.
Ci si è insegnato ad accontentarci di palliare i sintomi, ciò che può essere compiuto spesso in alcuni minuti.
E’ così che l’Alkaseltzer allevia i mali di stomaco in assai poco tempo e un’aspirina attenua i mal di testa in alcuni minuti.
Si richiede un sollievo veloce, anche se è provvisorio.
Ora, queste misure che producono dei risultati veloci generano i loro propri postumi di noie che sono spesso peggiori dei primi disturbi.
Notiamo che queste misure palliativi non allontanano mai la causa, non in un solo caso, misure che mantengono, producono e perfino aggravano il male.
Sono dei trattamenti sintomatici, dei palliativi dubbi che producono dei postumi cumulativi.
Perché vuole ristabilirsi in velocità mentre il nostro stato si è sviluppato durante tutta una vita?
Prendiamo il caso di un uomo nella cinquantina che soffre di una malattia cronica dall’età di 35 anni. Durante tutti questi anni, il suo stato non ha smesso di deteriorarsi a poco a poco, malgrado o piuttosto a causa dei mezzi di palliazione assiduamente utilizzati.
Prima che la malattia apparisse a 35 anni, c’era una lunga serie di antecedenti che si sono sviluppati per finire a questa malattia.
E’ anche vero che la malattia aveva i suoi inizi nella prima influenza, colica, diarrea o varicella nell’infanzia.
UN CASO CORRENTE
Questo uomo ha provato per 35 anni tutte queste misure palliative, ma adesso si volge verso l’Igienismo e chiede un ristabilimento in velocità.
Non solo vuole ristabilirsi rapidamente, ma chiede che ciò sia fatto senza che abbia bisogno di cambiare le sue abitudini vita, né sia disturbato nelle sue routine abituali.
Sarebbe preparato forse a cambiare il suo regime, ma non per molto tempo. Perché deve smettere di fumare?
Vuole ben digiunare, saltare alcuni pasti, ma perché deve egli riposarsi e restare a letto?
Non ha obiezione insormontabile ad abbandonare provvisoriamente il caffè, ma perché deve egli esercitarsi?
Attualmente, i bagni di sole gli fanno piacere, ma perché non abusare di cibo?
Certo, quando gli è occorsa tutta una vita per evolversi verso una malattia, sarà necessario utilizzare tutti i mezzi igienisti per riorganizzare e ricostituire il suo organismo.
Finché la sua vita quotidiana comprenderà una sola delle cause che hanno contribuito allo sviluppo della sua malattia, contribuirà allo sviluppo delle sue noie.
Notare che questa causa può essere un’omissione come pure un errore.
Bisogna allontanare dalla vita del paziente tutte le cause di debolezza, di sofferenza e di impurità, se no il ristabilimento sarà ritardato.
L’EVOLUZIONE AL ROVESCIO
E’ essenziale di sapere che il ristabilimento della salute è un’evoluzione alla rovescia e chiede del tempo per completarsi.
Ciò che chiamiamo malattia è un’evoluzione che proviene da un stile di vita malsano, mentre il ristabilimento della salute è un’evoluzione che consegue da uno stile di vita corretto.
Come occorre del tempo affinché la malattia si evolva, ne occorre anche per cancellare i cambiamenti anormali che si sono prodotti nei tessuti del corpo e per fabbricare dei tessuti normali in sostituzione dei tessuti anormali.
Possiamo osservare l’evoluzione della patologia nel bevitore di alcol, man mano che progredisce dallo stato di cosiddetto bevitore moderato al bevitore eccessivo, nell’indebolimento progressivo delle funzioni del corpo e nell’evoluzione lenta della sclerosi epatica, del delirium tremens e della follia.
Come si può pensare che gli effetti di dieci o venti anni di alcol possa essere cancellato in alcuni giorni o in alcune settimane e che la salute completa possa essere restaurata così rapidamente con l’integrità della struttura e del vigore funzionale?
Se ciò fosse possibile, allora le malefatte dell’alcolismo non sarebbero così cattive come noi pensiamo di solito.
L’evoluzione della patologia che proviene da qualsiasi tipo di avvelenamento abituale o cronico che sia per il tabacco, per i medicinali, per le droghe o uno stato tossiemico generale e persistente del corpo risultante da un funzionamento ridotto (enervazione), conseguente a sua volta da uno stile di vita snervante, questa evoluzione è simile a quella del delirium tremens dell’alcolismo.
Ecco perché il cammino del ritorno quando la patologia si è sviluppata da una di queste cause, è necessariamente lento e graduale.
I CASI IRREVERSIBILI
D’altra parte, in tutte le patologie che si evolvono, si raggiunge uno stadio presto o tardi in cui non si può fare più marcia indietro.
E’ lo stadio dell’irreversibilità. Quando si raggiunge questo stadio, non bisogna più sperare di ristabilirsi.
QUALE DIFFERENZA
Il lettore che è versato nelle idee classiche e popolari sulla salute, la malattia ed il ristabilimento si chiederà forse quale è la differenza tra la guarigione ed i ristabilimenti.
La guarigione è il risultato di un trattamento estraneo al corpo come un rimedio o una terapia che ha per virtù di restaurare il malato verso la salute.
Ora, ciò non esiste!
Invece, il ristabilimento è la restaurazione della salute per mezzo dei processi normali e delle forze intrinseche dell’organismo,
Sono le solo forze conosciute che siano capaci di restaurare la salute.
Il ristabilimento è un processo biologico, non un’arte.
LE MALATTIE LIMITATE
Prendiamo il raffreddore. Si è stimato a 100 milioni il numero di persone negli Stati-Uniti che hanno in media 4 raffreddori per anno durante l’anno. Certuni hanno meno di 4 raffreddori e altri di più.
Adesso si riconosce che non esiste rimedio conosciuto contro il raffreddore, né siero, né vaccino, né nessuna forma di trattamento che guarirà il raffreddore.
Le persone si curano con ogni tipo di rimedi, senza che ciò li guarisca.
Quasi tutte le persone che si incontrano vi consiglieranno uno o parecchi rimedi, ma nessuno è autentico.
E tuttavia, tutti hanno notato che le persone raffreddate si rimettono in alcuni giorni talvolta e talvolta in 4 settimane. (leggere La storia Dei Cento Raffreddati di A. M. che si troverà nei miei libri.)
Non molto tempo fa, un medico aveva dichiarato che se una persona raffreddata fosse trattata guarirebbe in 14 giorni, e se non fosse trattata guarirebbe in 2 settimane!
L’importante in questi ristabilimenti è che queste persone si rimettono, ma non sono guarite, poiché nessun rimedio è noto.
Si dice che il ristabilimento è spontaneo.
Difatti, è il risultato di processi legittimi e ordinati che si svolgono nel corpo del malato.
Le malattie che si rimettono in questo modo si dicono limitate ". Ciò vuol dire semplicemente che si concludono in un tempo più o meno limitato, ed esse sono dirette dall’organismo e non da un trattamento qualsiasi. Ecco dei ristabilimenti spontanei.
Questi ristabilimenti spontanei sono ciò che permette di affermare che i cosiddetti rimedi guariscono.
D’altra parte, non sfuggirà al lettore che tutte queste malattie limitate sono acute, mentre le malattie croniche tendono a proseguire per anni peggiorando e per le quali non ci sono rimedi.
Tutto sembra guarire le malattie limitate, mentre niente funziona per le altre malattie.
Se comprendiamo il fatto che è la persona malata che si rimette e non la malattia, comprenderemo che c’è una grande differenza tra trattare la malattia (pratica popolare erronea) e curare il malato.
Nel primo caso, si dirigono gli sforzi per controllare, palliare o sopprimere i sintomi e le patologie locali mentre nel secondo caso gli sforzi sono diretti verso la soppressione della causa che ha alterato il corpo, poi si prova a fornire al corpo i suoi bisogni fisiologici.
Nessuno sforzo è spiegato per guarire la malattia, visto che è riconosciuto che il ristabilimento è un processo biologico che nessuna persona può scimmiottare né imitare.
Non c’è trattamento per la malattia per la buona ragione che non c’è malattia, di per sé, da trattare.
(Shelton vuole dire con ciò che la malattia non è un’entità, ma che è rappresentata da un gruppo di sintomi che sono dei segni di disintossicazione. Non c’è malattia, ma ci sono dei sintomi di disintossicazione che non richiedono di essere guariti. - A. M.)
All’infuori dell’organismo vivente, la malattia non ha esistenza.
Difatti, la febbre, l’infiammazione, il dolore, il malessere, i capogiri, la nausea, i vomiti, la diarrea, la tosse, lo starnuto, ecc., tutti questi sintomi che si considerano come i sintomi di malattia, sono delle azioni dell’organismo malato.
Sono dei fenomeni vitali che non necessitano di trattamento.
Per esempio, sopprimere la diarrea è trattenere negli intestini le sostanze indesiderabili che il corpo vuole espellere.
Sopprimere una tosse lascia sul posto le sostanze ostruttive e irritanti nei passaggi respiratori. Non è un trattamento intelligente.
Se comprendiamo la natura del fenomeno che ci occupa e le sue cause e se realizziamo che occorre del tempo affinché le cause nefaste alterino l’organismo, comprenderemo il bisogno urgente di scostare queste cause del male e quello di dargli il tempo necessario per evolversi verso la salute.
Il malato cronico medio non deve aspettarsi di evolversi verso una piena salute in meno di due anni e parecchi malati avranno bisogno di ancora più tempo.
Essendo così, con pazienza e determinazione ci si può dunque lanciare in uno stile di vita sano che permetterà l’evoluzione della salute e di mantenersi in essa finché i risultati desiderati siano raggiunti e infine tenervisi fino alla fine per mantenere i guadagni. - Tradotto e presentato da A. M. da Dr Shelton’s Hygienic Review, N° 7 vol. 25
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