AVEVA DEL SANGUE NELLE URINE
Una
donna di 74 anni riferiva di essere stata trattata dalla medicina ma con grande
danno: analisi, radio, ecografie medicinali di ogni genere senza risultato. Per
un anno aveva avuto del sangue nelle urine, ma applicando il menu igienista, il
risultato è stato sorprendente perché alla fine di un mese e mezzo, non aveva
più sangue nelle urine. Però i pomodori e i ravanelli rosa le hanno poi
provocato un'irritazione urinaria con un poco di sangue, ma tutto è rientrato
nell'ordine quando li ha soppressi.
Invitava
a non avere più fiducia nella medicina, sono solamente menzogne, errori,
sfruttamento dei pazienti che ne sono le vittime. Il suo consuocero era guarito
di prostata e di tubercoli. I medici l'avevano condannato, ma è guarito da sé
con grande stupore dei dottori. (Ig2)
EMICRANIA, INSONNIA, DEPRESSIONE
Nata
nel 1955, aveva perso un bambino di 7 mesi ed era stata colpita dalla
depressione per 3 anni, con mal di testa frequenti che curava coi medicinali
omeopatici e allopatici. Poi ha avuto dell'anemia e un'ulcera allo stomaco
provocata certamente dall'aspirina. Prendeva anche del caffè, fumava, era
stanca, depressa, insonne, sofferente di emicrania. Cominciò coi sonniferi, gli
antidepressivi, i tranquillanti, diverse compresse contro il dolore, i mal di
testa che peggioravano tutti i giorni.
Questi
medicinali l’avevano inebetita completamente. Un medicinale per regolare i miei
battiti cardiaci, irregolari a causa di stress hanno fatto cadere la sua
tensione Allora le diedero un altro medicinale per rialzarla!
I
medici non comprendevano perché aveva dei mal di testa tutti i giorni. Finì con
un trattamento ormonale, perché "a 40 anni è normale.
Ogni
quindici giorni, andavo dal medico. Non sapeva più che cosa fare. Poi in
seguito ad una forte emicrania, decisi di fermare quasi tutti i medicinali, le
sigarette, i prodotti casearipoiché aveva letto che le emicranie venivano da lì
e si rese conto che andava meglio.
Infine,
insieme al marito adottò il regime igienista: non più pane, non più di carne.
Oggi,
dorme come un bambino, ha perso 11 chili, non vede più questi ciarlatani di
medici che si burlavano di lei, perché incapaci di guarirla e di consigliarla
correttamente.
Le
sue figlie e suo marito sono felici di vederla così (Ig3)
EMOFILIA
Secondo
la medicina ufficiale l’emofilia è una malattia ereditaria, consistente in
un'anomalia della coagulazione che comporta emorragie al minimo shock. Le
ferite non si chiudono, si hanno sanguinamenti dal naso o dalle gengive, si
producono degli ematomi al minimo urto.
Il trattamento medico consiste nell’iniettare
il fattore mancante e nel fare trasfusioni.
Questo
trattamento non guarisce la malattia, ma l’aggrava.
Difatti, il
sangue trasfuso è eliminato in capo ad alcune settimane, dopo avere sfibrato il
fegato, i reni, ecc.
Mosséri riferiva
di aver avuto l’occasione di far digiunare parecchi bambini emofiliaci di una
stessa famiglia che, dopo il digiuno, si sono feriti con le spine di rose,
senza avere più emorragie.
COME SALVO' LA SUA
VISTA
La
sua storia risale a quasi 2 anni quando tre oculisti sono restati sordi alla sua
chiamata. Ciò che l’ha portata a consultarli, sono i seguenti sintomi:
1)
un forte abbassamento dell'acutezza visiva, ciò che è molto imbarazzante per la
sua professione di infermiera soprattutto la notte,
2)
un velo,
3)
delle " mosche volanti.
Il
primo le prescrisse delle gocce, ma nessun miglioramento. Le disse che non si
vede niente e che si vedrà. Non ha cercato la causa.
Non
convinta, si rivolge a un altro oculista. Stessa cosa: " si vedrà e se
dovete farvi operare, tale optalmo è molto buono ".
Sempre
imbarazzata nella sua vita professionale, andò a consultare un terzo oculista
che non trovò nessuna anomalia.
Ritornò
dal suo primo oculista che trovò una congiuntivite. Dopo una settimana, aveva
una perdita della metà della vista nella parte esterna sinistra, con in più,
delle " mosche volanti”.
E
dopo una lunga consultazione, le disse:
-
" Ecco ciò che temevo, avete uno strappo. Bisogna partire immediatamente
per la capitale regionale, siete giovane, è urgente. "
Grande
fu il suo stupore perché questo medico la trattava già da molto tempo e sapeva
la causa.
Partenza
urgente per l'ospedale. Si trovò una sindrome infiammatoria troppo importante.
Una settimana di regime senza sale, perfusioni di cortisone. Fu dunque operata
in tre ore, con dolori atroci per quindici giorni, oltre all'insonnia.
Dopo
un mese, nuova operazione perché c’era un distacco della retina!
Dovette
restare 3 mesi in convalescenza.
Di
ritorno nel suo paese, le cose non si aggiustavano: sofferenza su sofferenza fino
al giorno in cui decideva di tornare in Francia.
Il
chirurgo era sorpreso di vedere il mio occhio in questo stato.
Poi
un giorno che ficcanasava da un libraio nelle riviste mediche, scoprì il libro:
" Digiunare per Rivivere ". Di colpo, l'acquistò ed entrò in contatto
con l'autore, Mr Mosséri. Fu preso l’appuntamento e fece una prima cura di
digiuno di dieci giorni.
In breve, al quarto giorno l’edema del suo
occhio era diminuito e niente più dolori. Ci si sente molto leggeri, senza
stress, riposati. Temeva di non potere sopportarlo, ma tutto accadde bene (LBG
3).
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