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QuandoIlBambinoNonVuoleMangiare

RIVISTA N.6

QUANDO IL BAMBINO RIFIUTA DI MANGIARE
Troppe madri si preoccupano pensando che il loro neonato o il loro bambino non mangia abbastanza.
La pratica di sovralimentare i piccoli è talmente universale che i genitori s’immaginano di mancare al loro dovere se non sovralimentano la loro prole.
Allora se il piccolo rifiuta di mangiare, si fanno tante preoccupazioni che temono di vederlo morire di fame, talmente lo coccolano.
Temono che non cresca, che non aumenti di peso. Si fa troppo caso alla presa di peso.
Quando la natura si accorda un periodo di riposo e il piccolo non aumenta di peso durante alcune settimane, e in certi casi durante alcuni mesi, malgrado la sovralimentazione, allora si preoccupano.
Si è sottolineata talmente l’importanza del latte per i piccoli, che le madri cercano di ingozzare il loro stomaco irritato.
Se il piccolo si rivolta contro il latte o contro la sovralimentazione, si preoccupano e corrono dal medico, dal pediatra, dal dietista ecc. per costringere il piccolo a mangiare di più e per trovare ciò che non va.
Si provano tutte le misure per spingere il piccolo ribelle a mangiare. E’ talmente importante che possa avere del latte, che glielo si dà sotto forma di sformato, crema ghiacciata, frullato con un giallo di uovo, nelle minestre, aggiungendo del cacao e rendendolo attraente.
Tuttavia bisogna sapere che quando un neonato o un bambino rifiutano il latte o qualsiasi altro alimento, è quasi sempre perché non ha fame.
Allora, il migliore mezzo affinché mangi, è di lasciarlo senza mangiare finché senta la fame.
LE ORE FISSE
Il programma d’ingrassamento attualmente alla moda e questa regola di volere rispettare degli orari fissati in anticipo, invece di aspettare la richiesta fisiologica non lasciano mai il tempo ai piccoli di avere fame.
Quando un piccolo ha fame, prenderà il latte senza che si abbia bisogno di zuccherarlo o di travestirlo.
Inoltre, il piccolo non morrà di fame mentre aspetta il semplice sviluppo della fame.
Finché le madri non sormontano questa nozione idiota che il loro piccolo può morire di fame se non è ingozzato alle ore fisse, finché non gli lasceranno il tempo di avere fame, allora incontreranno un mucchio di problemi.
Qualunque essere umano, qualunque sia la sua età e anche se non ha bevuto da molto del latte, ne berrà prima di morire di fame.
Un bambino che ha fame non rifiuterà il suo latte.
Ma quello che è stato ingozzato al punto che l’eccesso uscirà dalla sua bocca, dal suo naso, dai suoi occhi, dai suoi orecchi, dai suoi reni e dal suo colon, egli rifiuterà di berne altro.
Perché non permettere a un tale neonato o a un tale bambino di restare senza mangiare e di aspettare di avere fame?
Non morrà sicuramente di avere aspettato la fame.
UN ESEMPIO
Più di venticinque anni fa una signora mi aveva portato il suo bambino a New York dopo un lungo viaggio.
Si lamentava di un grave problema perché il suo bambino rifiutava di mangiare.
Mi spiegò che aveva provato a spingerlo per tutti i mezzi, aveva preparato differentemente il suo pasto ed in modo attraente, e finalmente come ultima risorsa gli dava una batosta per costringerlo a mangiare.
Niente da fare.
Mi chiese allora che fare?
Quando le chiesi:
- Perché non lasciarlo tranquillo finché non ritrova la fame?
Mi ribatté:
- Non avrà mai fame e morrà prima di averne.
Provai allora a persuaderla ad aspettare che avesse fame, - senza moine, senza provocarlo né dargli del denaro, e niente sculacciate. Niente che la semplice regola: Aspettare.
Tre giorni più tardi, ritornò sorridente e felice a vedermi.
- E’ un bambino differente, mi diceva lei. Adesso, è il primo a tavola.
Rimase a New York durante un mese e il suo bambino continuò a mangiare.
La maggior parte dei nostri problemi di cibo sono risolti comodamente se non persistiamo a ricercare le cattive soluzioni.
LO ZUCCHERO
L’abitudine di aggiungere dello zucchero al latte per portare i bambini a berlo o a berne di più è un orrore.
Che sia dello zucchero bianco o bruno, è simile.
Tali pratiche producono catarri, tonsille irritate, diarrea, etc.
Se le madri vogliono far prendere ai loro piccoli l’abitudine di ingurgitare bevande deliziose e cremose ", finiranno con lo sciupare i reni e la vescica e causare la tubercolosi o altre malattie.

IL CIOCCOLATO
L’aggiunta di cioccolato che è sempre zuccherato al latte è doppiamente cattiva.
Difatti, il cioccolato non è un alimento ma un veleno.
La sua aggiunta al latte per i neonati e i bambini non sono solamente una cattiva pratica, ma causa l’assuefazione.
Poi, non c’è differenza tra il cioccolato e il caffè. La madre che non darebbe mai del caffè ai suoi piccoli, non esiterà un secondo a dar loro del cacao, perché è talmente ansiosa affinché bevano del latte.
La teobromina nel cioccolato è praticamente identica alla caffeina nel caffè e ha lo stesso effetto, tranne che danneggia di più i reni, mentre la caffeina attacca i nervi.
E’ il colmo della follia di coltivare in un bambino l’abitudine e l’assuefazione, unicamente affinché " beva più latte. "
Il programma più razionale, è di aspettare una richiesta fisiologica.
Il bambino che rifiuta il latte agisce saggiamente.
Presto avrà eliminato l’eccesso e una richiesta autentica si farà sentire per il cibo, senza ricorrere ad alcun espediente per travestire il latte o per suscitare l’appetito.
Le madri che sono abbastanza idiote da credere che il loro piccolo stia per morire di fame, aspettando dovrebbero custodire la loro calma e purgarsi la mente da tutte queste idee erronee e dalle loro paure infondate.
Aspettate che la Natura lo chieda e non vi lascerà sbagliare. Siatene sicure. - Tradotto da A. M. dalla Dr Shelton’s Hygienic Review, vol. 14, N° 12.
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I SUPPLEMENTI
D - Voi raccomandate di aggiungere al menu igienista delle vitamine, dei minerali e altri prodotti quando si vive, come me, in un’atmosfera inquinata e si subisce una vita di stress, di sovraffaticamento, ecc.? Soprattutto se non posso ottenere degli alimenti biologici?
R - Non c’è mai bisogno di aggiungere dei supplementi al menu igienista, anche se non trovate degli alimenti biologici e vivete in un’atmosfera molto inquinata.
Difatti, i supplementi minerali non sono utilizzabili per il corpo, a meno di prenderli nelle combinazioni organiche naturali come si trovano negli alimenti.
Se il vostro menu non ha abbastanza sali minerali, le vitamine sintetiche non vi saranno di alcun beneficio.
Se non distruggete il valore alimentare di ciò che acquistate cuocendo, tagliando, frullando ed estraendo il succo, sarete perfettamente ben nutriti anche in una città inquinata.
Ciò non vuol dire che la vita in una tale città inquinata sia senza pericolo. Ma le vitamine artificiali prese per anni non hanno impedito a migliaia di persone di sviluppare l’enfisema.
Quando si prova a neutralizzare gli effetti dell’inquinamento con le vitamine artificiali supplementari, è come chi vuole evitare il cancro del fumatore prendendo molta vitamina C per sostituire la vitamina C distrutta dal tabacco.
In teoria, ciò sembra bene, ma, in pratica, non funziona.
La vita è più di una vitamina. - DR. V. VETRANO. Tradotto e presentato da A. Mosséri dalla DR SHELTON’S HYGIENIC REVIEW, vol. 36, N° 7.

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