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RIVISTA N.71 - ANEMIA

I CONDIMENTI

Shelton ha ragione, non c’è bisogno di condimenti per l’insalata. Ogni boccone ha il suo proprio sapore inimitabile a cui sarebbe un peccato aggiungere delle spezie e degli olii che distruggono totalmente il suo piacevole profumo. Non ho pensato mai che arriverei là . Queste parole sono tratte da una lettera che ho ricevuto da un paziente appena rientrato a casa dopo un soggiorno nella nostra Casa di Cura. Aveva intrapreso un lungo digiuno e voleva descrivere la sua esperienza col cibo dopo il digiuno.
Gli alimenti naturali, nel loro stato naturale procurano un godimento e una soddisfazione perfetta. Non abbiamo bisogno di aggiunger loro del sale, del pepe, una salsa, un condimento o altri condimenti, né dello zucchero. Durante gli anni ho sottolineato il fatto che pochissime persone apprezzano i loro alimenti. Si spruzzano gli alimenti di condimenti su condimenti a tal punto che non si può apprezzare più i sapori fini e delicati che la Natura ha conferito loro.
La prima lezione che bisogna apprendere da chi vuole mangiare sanamente è che bisogna abbandonare tutti gli " aiuti alla digestione. Ma chi ha un appetito snaturato dirà protestando che senza queste aggiunte gli alimenti sono insipidi, scialbi, non commestibili e sgradevoli al gusto. Perché sono sgradevoli al gusto? L’uomo è costituito in modo che non può mangiare delle sostanze nutritive sane senza aggiunger loro degli elementi malsani? Nessun animale nella Natura aggiunge dei supplementi ai sapori e agli aromi naturali ai suoi alimenti. Perché l’uomo, che è il re chi della creazione, sarebbe forzato a farlo?
Gli igienisti rigettano i condimenti. La loro posizione è semplice: gli alimenti sani sono piacevoli al gusto normale, vale a dire al gusto non depravato, né pervertito. Le persone sono abituate talmente a vestire il gusto degli alimenti puri con qualche sostanza " più gustosa " che non conoscono il gusto degli alimenti. I sapori delicati ed eterei degli alimenti sono insipidi per la lingua e il palato di chi odora solamente sostanze piccanti, a tal punto che ha un’avversione per gli alimenti austeri che sono i migliori per procurare dei nutrimenti superiori. Le qualità irritanti dello zenzero, della noce moscata, del pepe e delle diverse spezie, del seme di anice, del seme di cumino e delle sostanze similari che sono aggiunte spesso agli alimenti rappresentano un oltraggio diabolico al gusto pervertito avvezzo ai condimenti.
Purtroppo, ci sono poche persone che hanno un gusto normale. Basta vederli aggiungere del sale al melone, ai pomodori, alle angurie, alle arance e ai pompelmi, zucchero e crema sulle fragole e infine dell’aceto, del pepe, delle salse, della cannella, della crema sulle banane e le pesche, zucchero e spezie sulle mele in composta, perché non apprezza le mele tali e quali. Dubito che si realizzi l’estensione alla quale abbiamo depravato il nostro senso del gusto.
Quasi tutti rovinano una bella insalata di vegetali aggiungendogli del sale o un condimento il cui il gusto è abominevole. Poche persone apprezzano i sapori naturali dell’insalata. L’aceto piace solamente al gusto depravato. Poche persone sanno che l’aggiunta di queste sostanze agli alimenti ritarda il processo della digestione e che è una causa corrente dell’indigestione così come delle conseguenze estreme che conseguono all’indigestione cronica.
La Natura ha conferito all’uomo un istinto che lo protegge contro le sostanze nocive, ma sotto la cattiva condotta dello sciamano, del prete, del medico e del commerciante egli mette a tacere deliberatamente le proteste del suo istinto contro l’ingestione delle sostanze nocive e apprende ad amarle. Non c’è che un fattore fisiologico potente come lo sciamano, il prete e il medico potevessero fornire che avrebbe potuto indurre l’uomo ad ignorare dall’origine le proteste del suo istinto e ad acquistare false abitudini.
Si dovrebbero leggere due libri per apprezzare ciò che si dice a proposito dei condimenti, dei condimenti, degli olii e degli emollienti come i supplementi alimentari.
Si deve rinunciare all’uso dei condimenti per imparare ad apprezzare pienamente gli aromi e i sapori degli alimenti, dei condimenti e delle sostanze simili parecchio tempo affinché le papille gustative ritrovino la loro sensibilità normale. E quando ciò sarà fatto si potranno apprezzare gli alimenti più che mai. - Dal Dr Shelton, tradotto da A. M.
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Fin dal mio internato, sono stato dominato dall’idea della nocività degli antisettici. Si chiedeva loro di uccidere i microbi, non solo sugli strumenti, ma nei tessuti viventi. I microbi che sono più resistenti delle cellule degli esseri più evoluti, mi sembrava impossibile di distruggerli senza distruggere le cellule ". - Professor Pierre Delbet in Politica Preventiva del Cancro, (1 ch.)

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